articolo Benessere Estetica
Uno scrub casalingo per preparare la pelle ad altri trattamenti freccevenerdì 27 settembre 2013

Un buono scrub con creme acquistate o preparato in casa, riesce in pochi tocchi a rendere la pelle pulita in profondità e perciò luminosa. L’utilità di queste creme è quella di avere al loro interno particelle che rimuovono (to scrub: strofinare) ‘meccanicamente’ le cellule morte. Le creme o gli oli che avvolgono le particelle e le amalgamano avranno ognuna una funzione diversa: nutriente se si tratta di un olio o olio-non-olio; di esclusivo massaggio se si utilizzano creme per il corpo non troppo specifiche. Lo scrub può preparare la pelle ad altri trattamenti o rimuovere le cellule morte prima di cominciare ad esporsi al sole rendendo l’abbronzatura più uniforme. Esistono molte creme scrub in commercio e anche molte ricette per confezionarle in casa.

Una fra le tante è quella a base di crusca macinata fine (acquistabile in erboristeria e nei reparti specializzati del supermercato) e olio di mandorle. In mancanza di quest’ultimo ingrediente, e per utilizzare senza sprecare, si possono aggiungere fondi di creme e latte corpo o detergente presenti nell’armadietto dei cosmetici. Mescoliamo almeno 200 gr di crusca fine con tanto olio o tanta crema quanto basta per rendere manipolabile l’impasto in piccole manciate della grandezza di una noce. Sulla pelle già umida si passa lo scrub così ottenuto avendo cura di coprire ogni parte del corpo e non strofinando in maniera eccessiva affidandosi, invece, all’effetto prodotto dalle particelle di crusca sulla pelle, e insistendo poco più su gomiti e ginocchia, parti sulle quali è più facile che restino cellule in eccesso, piccoli indurimenti, caratterizzati da una colorazione più scura.

L’impasto applicato si risciacquerà con acqua tiepida e poco bagnoschiuma per finire di togliere i residui. Dopo questo trattamento e l’asciugatura si avrà una pelle liscia e pulita pronta per ricevere creme idratanti, rassodanti, applicazioni di fanghi termali etc. Molte ricette consigliano l’uso di olio di oliva ma occorre ricordare che quanto più la sostanza di amalgama è oleosa tanto più sarà difficile rimuoverla: è preferibile, in ogni caso, utilizzare una parte di olio, perché lascia la pelle molto elastica e nutrita a lungo. Questo è un trattamento che per sua natura non è possibile praticare tutti i giorni: in inverno almeno una volta al mese, in estate sempre prima dell’abbronzatura e poi progressivamente man mano che questa regredisce, uno scrub anche di media intensità, infatti, può compromettere l’uniformità della tintarella ottenuta.

L’effetto esfoliante dello scrub è utile anche per le piccole imperfezioni del viso, sul quale si potranno applicare granelli di zucchero semolato mescolati con creme da giorno, quelle abitualmente usate, secondo il tipo di pelle. Una strofinazione leggera rimuoverà cellule in eccesso sui contorni di naso e mento, sulle labbra toglierà le pellicine secche. Dopo la rimozione dello scrub, asciugare e applicare l’abituale crema da giorno.
©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Serena  Grizi - vedi tutti gli articoli di Serena  Grizi



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Un buono scrub con creme acquistate o preparato in casa, riesce in pochi tocchi a rendere la pelle pulita in profondità e perciò luminosa. L’utilità di queste creme è quella di avere al loro interno particelle che rimuovono (to scrub: strofinare) ‘meccanicamente’ le cellule morte. Le creme o gli oli che avvolgono le particelle e le amalgamano avranno ognuna una funzione diversa: nutriente se si tratta di un olio o olio-non-olio; di esclusivo massaggio se si utilizzano creme per il corpo non troppo specifiche. Lo scrub può preparare la pelle ad altri trattamenti o rimuovere le cellule morte prima di cominciare ad esporsi al sole rendendo l’abbronzatura più uniforme. Esistono molte creme scrub in commercio e anche molte ricette per confezionarle in casa.

Una fra le tante è quella a base di crusca macinata fine (acquistabile in erboristeria e nei reparti specializzati del supermercato) e olio di mandorle. In mancanza di quest’ultimo ingrediente, e per utilizzare senza sprecare, si possono aggiungere fondi di creme e latte corpo o detergente presenti nell’armadietto dei cosmetici. Mescoliamo almeno 200 gr di crusca fine con tanto olio o tanta crema quanto basta per rendere manipolabile l’impasto in piccole manciate della grandezza di una noce. Sulla pelle già umida si passa lo scrub così ottenuto avendo cura di coprire ogni parte del corpo e non strofinando in maniera eccessiva affidandosi, invece, all’effetto prodotto dalle particelle di crusca sulla pelle, e insistendo poco più su gomiti e ginocchia, parti sulle quali è più facile che restino cellule in eccesso, piccoli indurimenti, caratterizzati da una colorazione più scura.

L’impasto applicato si risciacquerà con acqua tiepida e poco bagnoschiuma per finire di togliere i residui. Dopo questo trattamento e l’asciugatura si avrà una pelle liscia e pulita pronta per ricevere creme idratanti, rassodanti, applicazioni di fanghi termali etc. Molte ricette consigliano l’uso di olio di oliva ma occorre ricordare che quanto più la sostanza di amalgama è oleosa tanto più sarà difficile rimuoverla: è preferibile, in ogni caso, utilizzare una parte di olio, perché lascia la pelle molto elastica e nutrita a lungo. Questo è un trattamento che per sua natura non è possibile praticare tutti i giorni: in inverno almeno una volta al mese, in estate sempre prima dell’abbronzatura e poi progressivamente man mano che questa regredisce, uno scrub anche di media intensità, infatti, può compromettere l’uniformità della tintarella ottenuta.

L’effetto esfoliante dello scrub è utile anche per le piccole imperfezioni del viso, sul quale si potranno applicare granelli di zucchero semolato mescolati con creme da giorno, quelle abitualmente usate, secondo il tipo di pelle. Una strofinazione leggera rimuoverà cellule in eccesso sui contorni di naso e mento, sulle labbra toglierà le pellicine secche. Dopo la rimozione dello scrub, asciugare e applicare l’abituale crema da giorno.
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